Comunicare il paesaggio sonoro

Aula A. Libera – Dipartimento di Architettura – L.go G.B. Marzi 10, Roma – 00153

Lunedì 18 novembre 2019 ore 14:00-19:00

Il suono interagisce con gli spazi in cui si propaga, permeandoli, connotandoli e concorrendo alla nostra percezione degli stessi. D’altra parte, l’ascolto di un determinato suono è fortemente influenzato dallo spazio in cui esso si sviluppa, e dalle nostre abitudini. Suono e spazio sono perciò strettamente legati e creano un “paesaggio sonoro” che contribuisce alla nostra esperienza e alla nostra conoscenza, e quindi alla formazione del nostro patrimonio culturale. Il paesaggio, così come il patrimonio storico ed artistico, è tutelato dalla nostra Costituzione, nello stesso articolo che promuove la cultura e la ricerca. Pensiamo che iniziative volte a conoscere questo patrimonio e prenderne consapevolezza anche uditiva siano un contributo alla cittadinanza oltre che alla comunità degli studiosi. Un tema, che sembrava inizialmente sfuggente, si è venuto negli ultimi decenni arricchendo di contributi e metodi circostanziati. L’incontro riunisce ricercatori diversi, accomunati dall’utilizzo metodologico dell’udito umano e della percezione come parte essenziale delle loro indagini.

E’dunque il paesaggio sonoro, e la comunicazione in merito, il tema di sui si discuterà il 18 novembre presso il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, in un incontro rivolto a studenti, professionisti e a chiunque ne sia incuriosito.

Tra gli interventi: due operatori culturali che guidano passeggiate sonore per l’educazione all’ ascolto, con le scuole e con i cittadini e ne fanno installazioni cooperative; i suoni di Roma che cambiano con le nuove comunità insediate e la loro memoria culturale uditiva; gli studi e la caratterizzazione del segnale sonoro in luoghi storici della nostra città e in architetture antiche, che permetteranno di monitorarne i cambiamenti nel tempo; la caratterizzazione delle “aree di quiete”, che oggi avviene non solo attraverso misurazioni strumentali, ma anche test percettivi. L’uso di suoni naturali e delle loro strutture nella composizione musicale. Il problema della documentazione sonora, e dell’accesso agli archivi.

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